Piotta

Roma Calibro 9 (Primo Tempo)

Piotta

album:

Democrazia Del Microfono (2000)

Roma Calibro 9 (Primo Tempo) testo

Tra finzione e realtà, il volto oscuro della città
…Roma Calibro 9…
storie di banditi e polizia
..come trilogia…
su le mani è una rapina… RIT:
…questa notte è buona ad andare
in cronaca di Roma…
..sporco sbirro..
…non ti muovere è una rapina…
7 giorni su 7… pè 7 notti,
7 ore al giorno, pè 7 sacchi!
Piantina nelle mani della banca al fianco Squarta
maestro delle serrature e dele bombe-carta.
Alfa ’70 rubata scintillante, P 38 calde
come bernarde fra le mutande.
Colti in flagrante, rapina + sequestro,
dentro a Regina Coeli io non ce resisto!
Quegli scalini, la mia gavetta, la mia disdetta,
un’altra sigaretta da fumare senza fretta.
La Polizia me bracca, posti de blocco
accelerando sblocco la cinta che me stringono.
Cascano e scendono colla mia P 38 come vermi,
mercenari, padroni e servi.
Maurizio Merli…è solo un lungometraggio
io un cortometraggio…

RIT:

In questa sporca sparatoria tutto salta in aria,
la storia degli sbirri è sentenza sommaria.
La so a memoria, dalla strada con il branco,
sperando di svoltare per uscire dall’asfalto…
Destino bastardo… anche se sopravvivo,
il tuo viso, il sorriso… ho già deciso:
fino in fondo vado, o tutto o niente
o niente o tutto
me tengo stretto a ‘sto malloppo e non lo mollo!
Al baretto da pischello, furtarelli e spaccio
la pistola in braccio, il resto è un fattaccio.
Il Banco qui a Testaccio sarà il tuo campo santo
e colla Roma Bene…
avrò sempre un conto aperto.
Nervi a fior di pelle, gente ribelle
con in testa un obiettivo…
la tua faccia ner mirino!
M’arimbarzi come proiettili sul giubbetto,
niente Banda der muretto!

RIT: