Dargen D’Amico

V V

Dargen D’Amico

album:

Vivere Aiuta A Non Morire (2013)

V V testo

Quando ti fanno una domanda se non rispondi ti chiedono: ‘Perché? Ma perché, ma perché?’ via dicendo. Se nessuno avesse inventato il punto interrogativo a questo mondo si starebbe tutti meglio.

Nessuno ti chiederebbe, ma affermerebbe. Per esempio: Tu mi ami? senza quel punto di domanda, cioè, tu mi ami punto e basta! Si, certo, agli ordini, arrivo subito. Sono già quasi in Groenlandia.

Con gli occhi della mente posso vedere tutto l’amore del mondo e non è moltissimo, ma chi si accontenta gode, come il cane che si strofina sulle gambe per una pallina verde di gomma.

Il Jack di picche segue la palla, esce dalla carta e appena si scalda suona per elisa, farfisa, la regina di cuori esce con le braccia e i fianchi goffi ma poi si iscrive a scuola di vera samba.

Ancora alla ricerca di Dio, qualsiasi luogo porta subito gli occhi al soffitto, e qualcuno le mette in mano le scarpe da ballo e sono pure sbagliate, quindi non le resta che ballare a vita.

L’occasione fa l’uomo ladro di auto d’occasione, il conclave fa l’uomo papa, ma tutto il resto delle cose per farle bisogna essere in due, induismo, esclusa la patria.

Se lo stato avesse in me la fiducia che mi chiedi appena nato, mi avrebbe accolto con un: ‘Benvenuto, ecco la tua pensione, prendila, spendila, fortuna che ci odiamo a vicenda, e non per i soldi.’

Odiandoci come se Dio dopo aver creato ogni cosa dai punti cardinali a Claudia Cardinale non avesse di meglio da fare che condannare gli uomini per qualche blasfemia, eresia.

Io, tecnicamente disoccupato come Dio. Eppure creo con le dovute proporzioni, precauzioni. (cioè, la pago prima la cauzione)

A sette anni non ho accettato che il mio gatto fosse morto così freddo, e l’ho nascosto per giorni nel microonde,da allora fatico a mangiare cibi cotti dal forno e a guardare la TV.

Quando ti decidi a mettere le cose nei posti in cui dovrebbero stare, ti rendi sempre conto che stavano meglio prima. Se Dio avesse voluto l’ordine non ci avrebbe permesso il big bang.

Se penso che non esiste più nessun luogo da scoprire a questo mondo, fosse anche solo un angolo di sabbia tra due giorni, mi passa la voglia di vivere, ridere, condividere e via così.

Mio fratello andava a letto con una bambola. Una notte non si era ancora addormentato quando sono venuti a prenderlo tutti vestiti di bianco, piangeva molto la notte, si è disidratato.

Pensavano fosse incurabile, che a questo mondo se piangi quando le telecamere sono spente ti prendono per pazzo e se ti portano in palmo di mano a volte è semplicemente un grosso schiaffo.

Noi uomini siamo come il rovescio, abbiamo tutti il diritto di morire per le nostre idee, per le nostre idee, per la possibilità di allungare le vacanze e o per lo meno qualche week end.

Che poi gira e rigira, le cose da sapere sono: non buttarti a mare a stomaco pieno, lo zafferano va prima disciolto e non dare mai le spalle a un politico o un poliziotto o peggio, a entrambi.

Se la morte è uguale per tutti, la legge è uguale per tutti, l’amore è uguale per tutti. Dio brilla, ma non di fantasie. E la voglia di vivere avrebbe tutte le carte per restare una sconosciuta.

No morte, non presentarti ancora, non darmi il numero ancora.
E io ti chiamerei anche ma non sono quel grande amante, non vorrei farti perdere tempo che tra di noi c’è già un perdente. (x3)

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