Ensi

Occhi

Ensi

album:

Vendetta (2008)

Occhi testo

I loro occhi nascondono parole non dette
Confondono discorsi nel pianto perché il mondo non li sente
Loro urlano un’altra volta ma, loro non voglio più voce, loro vogliono orecchie
Qua non si ascolta nessuno chiede a loro di non ascoltare quando il mondo urla un’altra volta
Sta davanti al loro fiero della sua grandezza lui disprezza chi compra quella semplcità
È disarmante la loro vendetta restituiscono dolcezza all’odio dentro una carezza
L’amore va oltre la sua pura essenza oltre la coltre dell’incomprensione regna
La loro libertà sofferenza misura questi attimi in ensi ma soffrire non è riservato a chi può capire
Infatti la comprensione di questi attimi densi si misura con i gesti e non è connessa all’età
Dire che si sta peggio se si conosce il banale dolore è riflesso negli occhi di chi sta male
Per favore teneteli lontani dalla verità salvateli dai perché conoscono già i come

Sono i tagli più essenziali della vitalità
Sono auguri di buio in cui crescono drammi
Sono solo occhi che hanno visto pochi anni
nelle lacrime in cui fanno diventare grandi
sono solo immaginari su diari di pianti
sospinte da innocenti in un mon do di sbagli
sono solo occhi che hanno visto pochi anni
nelle lacrime in cui fanno diventare grandi

I loro occhi nascondono parole non dette
Confondono i discorsi nel pianto perché il mondo non li sente
Loro urlano un’altra volta, ma loro non vogliono più voce, loro vogliono orecchie
Qua ho visto quelli di Nadir quando abbraccia la sorella in carcere vedo la forza di
Un uomo e al colloquio la cosa non si semplifica non vive i suoi dieci anni in un’ora sola di visita
In quelli di Michi ho visto quanto manca mamma cerca sempre nuovi amici in quella stanza
Una volta mi ha detto che vorrebbe fare il papa
e il concetto che ha espresso quando gli ho chiesto il perché parlava di speranza
la rabbia l’ho vista in quelli di un bambino zingaro
non so come si chiama e sorride quando lo indico
il suo volto è il più straziante si sente troppo piccolo papà urla con mamma
e lui vorrebbe essere grande
La calma di Joele è apparente si si ma io conosco ciò che ha dentro
E glielo leggo è così facile, quando abbraccia Michele le parole non dette
Le dico nei suoi occhi nelle lacrime

Sono i tagli più essenziali della vitalità
Sono auguri di buio in cui crescono drammi
Sono solo occhi che hanno visto pochi anni
nelle lacrime in cui fanno diventare grandi
sono solo immaginari su diari di pianti
sospinte da innocenti in un mon do di sbagli
sono solo occhi che hanno visto pochi anni
nelle lacrime in cui fanno diventare grandi