Salmo

Narcoreptic Verses Pt. 1

Salmo

album:

Death USB (2011)

Narcoreptic Verses Pt. 1 testo

o non voglio svegliarmi più io non voglio svegliarmi più rap Jason vengo il 13 di Venerdì, io non esisto forse non sono mai stato qui.

SALMO
Passo notti narcolettico faccio check, one, two. Vado a dormire quando gli altri si svegliano vita ordinaria, la fuga, l’uscita secondaria metti le cuffie, mi ascolti… prendo forma a mezz’aria insonne da sempre l’ansia lascia buchi in ventre la fase rem, la morte apparente. Rinnegato all’imperfetto dell’essere come se la faccia tua scomparisse dalle foto tessere camera mia è un posacenere, la notte dei morti viventi, l’armata delle tenebre. Mandami le note in busta chiusa, posta celere la notte dà risposte solo se sai chiedere. A mezzanotte in punto, nella stanza degli specchi a piedi nudi camminando sugli insetti. Se rifletti il contrario lo spettro sei tu, sogno ancora ad occhi aperti e non voglio svegliarmi più. Rap Jason vengo il 13 di Venerdì io non esisto forse non sono mai stato qui vedo dal terzo occhio come tra gli illuminati riti vodoo la mia crea la setta dei dannati io non voglio svegliarmi più, io non voglio svegliarmi più, rap Jason vengo il 13 di Venerdi io non esisto forse non sono mai stato qui.

PRIMO
Passo notti faccia a faccia con la notte in carne ed ossa fin da piccolo la supplico, le dico “damme tregua stronza”, Lei mi sfida come dire: “viemme sotto, forza!” rap sonnambulo, studio la contromossa. Siamo chi, che sia. Sopra un beat messia, siamo sgarri senza anestesia tra palco e narcolessia. Per non sentire il silenzio che strilla ho provato a cavalcare la mia baby camomilla. Sotto le lenzuola siamo una cosa sola se non fosse che sig. Paranoia mi divora -il corazón- che ore sò? Trardi! rime Vittorio Sgarbi voglio vedere all’obitorio tutti quanti. Che ne so di come posso sollevarti dal jet set e dal merdaio che hai davanti, rap replicanti. Dita sporche, pop corn, fighe morte, you porn tiro colpi dal bon, poi non voglio svegliarmi più.

ENSI
5 – ¼ dormi come un ghiro io non riesco neanche a chiudere gli occhi, mi guardo in giro ogni senso è amplificato, allucinato tipo – syrup – prendo gocce ma il mio letto è diventato quello di un fachiro. Pump up the – valium – imbottito tipo kamikaze non lo sento neanche, mi alzo e vago dentro queste stanze come in carcere cammino in cerchio, in un quadrato con le palpebre sbarrate, come il -blefarostato- non dormo mai come i soldi di Gordon Gekko, chiudo gli occhi e vedo i soldi del Jackpot. Per questo mi risveglio come da un coma profondo realizzo che non è passato molto tempo e il mondo è sempre uguale, stessa nave che sta affondando con il capitano che sta scappando. E noi siamo sempre qua con due grammi in tasca, e ce li fumiamo mentre già salutiamo l’alba.