Mondo Marcio

C’e’ Una Guerra

Mondo Marcio

album:

Esuberanza (2003)

Esuberanza cover

C’e’ Una Guerra testo

C’è una guerra la fuori
non la puoi fermare con le parole
puoi solo fermare l’attimo
c’è una guerra bi
puoi mantenere le distanze
fai come,vuoi come credi
il mondo è un ring e non lo sai dove metti i piedi
la verità è anche realtà
non appena cedi finisci tra le grifie di sparvieri
radio my day,qui niente è ok dove sei PD?siamo (raid) in offesa di dei,mi sento matto,plastico C4 mastico tabacco preparandomi all’impatto,e giro in branco più che un flasc …apasch ma non è un reportage questa è la vita in direttaè non ci sono giochi o vallette ma ogni lacrima si secca
ogni amico spedito sul fronte nemico,sono un proiettile impazzito
ed ogni rima è come un colpo di fucile,solo chi spara il primo colpo sopravvive
c’è una guerra che mi chiama,sono un soldato troppo figlio di puttana per stare nella tana
vi siete mossi,un passo falso perchè vedo ad infrarossi e mai come oggi
è una guerra che mi chiama
sono un soldato troppo figlio di puttana per stare nella tanavi siete mossi,un passo falso perchè vedo ad infrarossi e mai come oggi
devo stare concentrato c’è patos qualcosa si è inceppato
sono stato preparato da un bravo soldato giù nel prato ci si acquatta o la va o la spacca niete partita patta o battutto in vacca e come in guerra la vittoria è aperta
c’è sete di vendetta ho già seccato una vedetta,levalo in fretta preparo nuove munizioni per le prossime ricognizioni,state pronti alle esplosioni
è un bagno di sangue schivo una mina vagantedopo tutto sono un militante chi perde piange
famiglie affrante con i figli nelle brande,giungle da elefante nel nome di qualche politicante
il mio mondo è un mondo apparte è una roulette russa
contro una partita a carte
comunque si metta finisce che si va di fretta sudore sulla testa e sulla tempia la canna di una beretta controllo il mio camuffo mi intrufolo in questo cespuglio
merda,si suda come a luglio
ma questa pelle ti costa cara figlio di puttana
prima di uscire allo scoperto si ricarica
c’è una guerra che mi chiama,sono un soldato troppo figlio di puttana per stare nella tana
vi siete mossi,un passo falso perchè vedo ad infrarossi e mai come oggi
è una guerra che mi chiama
sono un soldato troppo figlio di puttana per stare nella tanavi siete mossi,un passo falso perchè vedo ad infrarossi e mai come oggi
non è quello che sei è come la vivi
ti impongono i sistemi o sei tu che li decidi
perchè la fuori c’è casino
ed è meglio morto in guerra che a casa a capo chino
ed è la guerra contro la guerra
la gente parla di pace vive male su sta terra
al solito,sono i rumori che mi gettano nel panico le bandiere piantate nell’acido
perche tutto è gia successo ma nessuno lo ricorda
l’uomo è lupo tra gli uomini mi hanno detto ed il poco che so lo custodisco dentro al petto
di quello che mi hai dato non ho salvato niente solo parole vuote caro presidente
e l’odio dei rabini mi disgusta
e la predica del prete non la racconta giusta
vogliamo giocare a chi urla più forte?
vivere in sto mondo con ottiche distorte io non ci stò non è il mio nome testa pensante se servo ne padrone
il mio sangue pompa per altri ideali non ho pari
non siamo tutti uguali
e al giorno d’oggi il voto non conta niente la guerra esce dalla storia e invade la mia mente