Egreen

Bataclan

Egreen

album:

More Hate (2016)

Bataclan testo

Ehy, yeah yeah yo
Ho due cose da dire

Sono cambiate un po’ di cose in questo pandemonio
Faccio un destro tutto in alcol a stomaco vuoto e muoio
Mezzo bombolone e plano sul divano, faccia-cuoio
Non bevo più come due anni fa, era manicomio
Qualcos’altro invece è migliorato ed è rimasto intatto
Sono sempre un classico Julio 204, per esempio
Tu venderesti ancora tua madre per una busta?
Scherzo dai è solo un esempio
Tiro fuori sta cazzimma come e quando voglio
Sempre in fissa sputo macro barra, capodoglio
In sto mare di rappusi tu appeso allo scoglio
Goditi la vista e se vuoi spaccialo per promontorio
Nessun problema frate, che tanto qua una più una meno
Siam sommersi da minchiate e storie prescaldate
Io mi consolo col silenzio in questo abisso
Teso tipo lumare il pannello prima della mission
Per chissà quanti sono ancora solo un awanagana
Oggi che piuttosto ascoltate trap coreana
Disinformazione tocca picchi mai visti
Siete una casta di subumani più che di artisti
Tutti quanti nello stesso minestrone
Puoi rivisitare la tua immagine ma rimani un coglione
Il giornalista, il caporedattore, il titolista, il manager, il blogger, il booking e pure il furbacchione
Quanta gente ha fato pace con il rap nelle ultime 48 ore?
Peccato che era il caso di farlo prima col cervellone
Porto secessione, dramma tipo Di Lauro con la scissione, indignazione
Sono un bianco come Mc Serch
Tu che rappi sei ridicolo come farsi per quattro canne il sert
Beneamata Italia, dove dopo 30 anni Silvio ci dà dei pecoroni perché mo non mangia
E mentre in Colorado con la ganja fanno economia
Qua chissà chi dà l’ok per Spagna mercanzia
Ce lo spiega stasera Bossari a Mistero, mi spiego
Quante teste aspettano sto disgelo
E mentre Giovanardi ce la rappa tutta
Nei boschi sti bimbi comprano ancora la bella e la brutta
Di cosa cazzo parlo mentre so che sembro goffo
Ma a Perugia non si sparano per beef di moffo
Torno a fare il mio, pana no rapeo por crios
E sto con Roma da quando ascoltavo in botta il Trio di Dio
Vecchia scuola come Pane a Nomentano
Io non c’ero, certo ma mi documento se il messaggio è chiaro
G. Fantini scemo quello che non butti giù
Quello che fa il disco d’oro ma tu gliela suchi in più
Quello che da solo ha fatto quel che la tua mega crew
Manco con ste skills e di sti bimbiminchia in store tour
Bravo, ma io le marchette non le faccio
E per sopracitarmi prima mi vedrai con un bel laccio al braccio
Non son cambiato fino adesso, dimmi che ti aspetti
Che mi abbasserò al livello di sti ragazzetti
Dai, per parlar di cosa?! Ma per parlare a chi?!
Dov’è il tuo team? Io sono in forma come Bean su Kill Phil
Con Fabiano, e nell’1-6 c’è ancora chi sporca fogli Fabriano
Con la penna a sfera bella in mano
Artigianato d’autore come in Brianza
Coi calli sulle mani tipo Big Monte, Manovalanza
Io non rappo col sorriso e la speranza
Scrivo con il sole fuori, io al buio dentro la stanza
E mentre cala il tramonto sulla Bovisa
Un’altra vena che si gonfia per l’odio che arriva e non avvisa
E tu sei forte, quando scrivi fai riflettere
Ma io sono Green, mi pregano per non smettere
Toma

Per ogni merda snitchona con il mio nome in bocca
Per ogni barra che ho in canna e tu godi quando droppa
Per chi quando la tempesta incombe non smolla la flotta
Senti come fa la nuova filastrocca

Din don dan, qu’est-ce qu’il s’passe? Wa Gwan?
Fotte un cazzo, quando salgo è sempre Bataclan
Più che competizione siete chiacchiere da bar
Che nel tempo di un bianchino sono già una barzelletta

Din don dan, qu’est-ce qu’il s’passe? Wa Gwan?
Fotte un cazzo, quando salgo è sempre Bataclan
Più che competizione siete chiacchiere da bar
Che nel tempo di un bianchino sono già una barzelletta

Check check, 1 2 mic check
Milano, 2026
Che palle con sto rap, G. Fantini, che palle
Ehy Cope dove sei bastardo, ti vedo bro… cazzo hai fatto
BH crew, Fuxia, C4
You know what it is baby, yes
Ehy, monotema nazionale pana
Toma

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