Niccolò Agliardi

Zaza’

Niccolò Agliardi

album:

Da Casa A Casa (2008)

Zaza’ testo

Ci sono anch’io,
in questa piazza assolata. Anch’io.
In un silenzio irreale.
Disorientato e sudato nel mio cappotto invernale.

Finisce qui,
al funerale di un grande nemico,
la mia rincorsa infinita.
E non vederlo in manette bruciava. Però riempiva la vita.

AH, SE MUORE LUPIN, ZAZà CHE FA?
AH, SE MUORE LUPIN, ZAZà CHE FA?
PENSA A COME METTERE INSIEME QUEL CHE RESTA DEL GIORNO
PENSA A COME METTERE INSIEME QUEL CHE RESTA DEL GIORNO
E DI QUEL POCO CHE HA..

Ci sono anch’io.
E tremo come un bambino. Anch’io.
Che ho da inventarmi il futuro.
Per non avere più un senso al risveglio, un motivo, un lavoro.

E prego anch’io.
Perché stavolta non c’entro io.
Hai fatto tutto da solo.
E non l’hai perso quel vizio e le sento
le sirene che suonano, suonano in cielo…

AH, SE MUORE LUPIN, ZAZà CHE FA?
AH, SE MUORE LUPIN, ZAZà CHE FA?
PENSA A COME METTERE INSIEME QUEL CHE RESTA DEL GIORNO.
PENSA A COME METTERE INSIEME QUEL CHE RESTA DEL GIORNO.
E DI QUEL POCO CHE HA..

Dovrei…
Dire alle persone che amo, che le amo.
Credere a un satellite oppure a uno sciamano.
Prendere le medicine in modo regolare.
Prendere coraggio e le bollette da pagare.
Scegliere a chi dare le chiavi di riserva.
Rallentare in tempo prima di una curva.

AH,SE MUORE LUPIN, ZAZàCHE FA?
AH,SE MUORE LUPIN, ZAZà CHE FA?
PENSA A COME METTERE INSIEME QUEL CHE RESTA DI SÉ.
PENSA A COME METTERE INSIEME QUEL CHE RESTA DI SÉ.
CHE COSA RESTA, CHISSà?

Rimango io,
con quella strana espressione, io.
Di chi ha finito la scuola.
E si ritrova tra i denti il sapore della carta stagnola.

Ascolta Zaza’ - Niccolò Agliardi