Roberto Vecchioni

Una Notte, Un Viaggiatore

Roberto Vecchioni

album:

L'Infinito (2018)

L'Infinito cover

Una Notte, Un Viaggiatore testo

La prima volta fu quella ragazza bruna,
s’intravedeva appena appena in controluce
in fondo al binario,
e poi c’era un bambino credo al lume
della luna
che mi veniva incontro col suo dizionario.
poi la ragazza sì è voltata, ha salutato,
è andata via Serena
e il bambino è lì che ancora cerca le parole
al freddo e trema,
Quel giocatore con un full in mano, forse
forse mio padre, ma è così lontano…
Passa di corsa un uomo disperato
sporco di nostalgia e di cioccolato
e io non vi ho neppure salutato.
Ma questa malinconia,questa cazzo
di malinconia, sarà poi vera?
E non è che si prende in giro la vita perché
ti fa rabbia la sera?
Certo che questa stazione è proprio una
stazione strana!
Ci fosse un autobus, ci fosse almeno in giro
una puttana!
Io qui con la valigia chiusa cosa ci sto’ a fare?
E poi, ci sarebbe quella cosa che non
riesco a ricordare…
Vorrei ma non c’è più nemmeno il cielo
in fondo a questo tempo che se ne va
come un veliero,
Ho un foglio in tasca e forse sono uno
scrittore,
ma potrebbe essere la nota
del droghiere
o una lettera che ho scordato di spedire
E caccio alla rinfusa dentro il cuore
ogni cosa che mi è vissuta intorno,
E se ho sognato di chiamarla amore
non lasciatemi solo in questo amore
ch’e’ tutto quel che ho e mi pesa tanto,
ma è la sola valigia che si può portare
una notte d’inverno un viaggiatore