ATPC

Sulla Mia Pelle

ATPC

album:

Anima E Corpo (1998)

Anima E Corpo cover

Sulla Mia Pelle testo

Vorrei fermare il tempo prima che sia troppo tardi per non rinchiudere i miei sogni nell’album dei ricordi, resisterò… cascasse il mondo mi aggrapperò saldo, al traguardo arriverò, pronto a scommettere quello che ho.
RULA: Mi fermo per un inventario, ripercorro la mia vita mentre strappo un’altra pagina dal calendario. Il tempo vola, senza lasciare traccia alcuna, sulla mia faccia solo un’altra ruga, non so se il gioco vale la candela, la strada è ancora lunga ed è in salita, non mi è rimasto nulla tra le dita, mi viene la pelle d’oca se ci penso, è un conto alla rovescia come una clessidra, una guerra contro il tempo, ma non rinuncio, il mio futuro è in bilico, quindi ho l’obbligo di dargli un senso. La musica è il mio stimolo non c’è seguito senza un microfono, come non c’è vita senza ossigeno. Mi gioco le mie chanches, continuo il tour de force, non voglio che il mio sogno si trasformi in amarcord. Ci metto tutta la rabbia che ho in corpo, ma se qualcosa andasse storto chi ripagherà di tutto il tempo perso? Ogni giorno è tatuato sopra la mia pelle… è scritto in me
come il destino tra le stelle.Vorrei fermare il tempo prima che sia troppo tardi per non rinchiudere i miei sogni nell’album dei ricordi, resisterò… cascasse il mondo mi aggrapperò saldo, al traguardo arriverò, pronto a scommettere quello che ho.
SLY: Fisso a lungo l’orologio appeso alla parete della cameretta, in balia del tichettio della lancetta, navigo nel tempo, metto a fuoco ogni momento, ripenso ad ogni anedoto che tengo dentro. Ho i vervi tesi, in piena crisi avaro di sorrisi ma non intendo prendermela easy. Quando la pazienza si frantuma vedo che è soltanto terra e non la luna, ma vago ancora in cerca di
fortuna. Ho un sogno nel cassetto che devo portare a termine, al limite di una missione impossibile. Cammino a piedi nudi su una fune senza protezione, solamente spinto dall’orgoglio, dall’istinto, non mi do per vinto, vado contro vento e quasi soffoco… sono in un dirupo appeso solo al filo del microfono, c’è chi la chiama crisi giovanile esistenziale, io la definisco solamente voglia di spaccare, ma il tempo stringe, non mi aspetta e passa inesorabile, vorrei schiacciare pausa per fermare questa immagine. Dovrò essere in perfetto orario per strappare un applauso, prima che si chiuda il sipario.
Vorrei fermare il tempo prima che sia troppo tardi per non rinchiudere i miei sogni nell’album dei ricordi, resisterò… cascasse il mondo mi aggrapperò saldo, al traguardo arriverò, pronto a scommettere quello che ho.