Quasi Per Davvero testo
Rit.
Dimmi che pensi,
ora che ti guardi nel profondo e fingi che non siamo più rimasti gli stessi,
adesso che parliamo tanto ma ci capiamo poco,
prima bastavano i gesti,
eppure ci credemmo quasi per davvero
di fare più calore quando c’era il gelo,
come siamo diversi, sembra che siamo ripartiti da zero,
come siamo complessi.
I
Venticinque metri quadri di solitudine,
arredati dall’angoscia di fallire quando cadi nei meandri dell’inquietudine,
la testa tra martello e incudine,
nessuno sa cosa si prova se al cane che non mangia tiri la coda,
inizi che l’assaggi e ci vai a ruota,
la luce in fondo al tunnel fuori dal coma,
com’eravamo belli qualche estate fa
sempre pieni di progetti ed ora cosa siamo?
vittime innocenti di questa realtà,
sempre a pensare che alla fine non ce la facciamo,
giocare col futuro testamento o firma?
una stella in cielo firmamento o luce?
ma se una stella alla fine non brilla
non sai nemmeno te a cosa si riduce,
e allora
Rit.
Dimmi che pensi,
ora che ti guardi nel profondo e fingi che non siamo più rimasti gli stessi,
adesso che parliamo tanto ma ci capiamo poco,
prima bastavano i gesti,
eppure ci credemmo quasi per davvero
di fare più calore quando c’era il gelo,
come siamo diversi, sembra che siamo ripartiti da zero,
come siamo complessi.
II
tremo dal freddo, gocce di sudore cadono dal mento,
sento che le gambe rispondono a stento,
e l’ansia di questi anni mi ha cambiato aspetto
e sono nato per illuminarmi ma ho vissuto nel buio più tetro,
e non ho avuto modo di maleducarmi, ho sofferto in silenzio negli anni,
ho imparato il linguaggio dell’ansia letto nell’anima, cuore e cervello,
passato da pressione bassa a stati d’angoscia senza volerlo,
sognato in grande, piccolo come l’embrione che ero,
giro del mondo su questo veliero,
non sono mai stato senza pensiero.
Rit.
Dimmi che pensi,
ora che ti guardi nel profondo e fingi che non siamo più rimasti gli stessi,
adesso che parliamo tanto ma ci capiamo poco,
prima bastavano i gesti,
eppure ci credemmo quasi per davvero
di fare più calore quando c’era il gelo,
come siamo diversi, sembra che siamo ripartiti da zero,
come siamo complessi.
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