Beppe Stanco

Nato Stanco

Beppe Stanco

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Nato Stanco testo

(G.Gallicchio – S. Gerardi)

Stanco, sono nato stanco,
di fare un cazzo le giornate io riempio,
e batto e sbatto i problemi in un cassetto,
insieme ai sogni che mi rendono diverso,
pantaloni larghi e giubbotto nero stretto,
ascolto parole che mi portano al successo,
ma solo parole in un mondo di pareri,
e i veri amici mi riportano avantieri,
quando ero diverso in situazioni snob,
e mentre gli altri si affermavano io pensavo seriamente…!

Rit. : Nato stanco, sono nato stanco,
di fare il pazzo le giornate io riempio,
nato stanco, qualcuno dice matto,
conservo alcuni dei miei sogni in un cassetto.

Stanco per modo di dire,
perché alla fine il culo me lo sono fatto e come,
a partire dalle situazioni snob,
fino a finire sulla spiaggia, il sole e come,
batto su questa chitarra,
che mi conosce come una spina la birra,
bevute più o meno spesse sere,
ma credimi conoscerti è stato un piacere,
dirtelo baciandoti è diverso,
ma se poi ti allontani per me fa lo stesso,
ti spiego, sarebbe un impegno
dichiararti il mio amore,ma adesso sono stanco

Rit. 2 V

Ora siamo punto e a capo,
con un rap io pensavo di avere svoltato,
duecento parole in un minuto,
ma il pensiero è volato almeno mi è piaciuto,
sintomo di evoluzione,
autocritica cosciente di aver da imparare
e tollerare chi ti sembra un po’ diverso,
perché alla fine tu lo sai,
abitate lo stesso posto,
e lasciamo perder s’è un fighetto snob,
e se a svegliarlo la mattina è una bella cameriera…

Rit.