Santiago

L’Istante Prima

Santiago

album:

Ghiaccio e Magma (2012)

L’Istante Prima testo

A volte ci sono momenti in cui vale la pena dirsi tutto, l’istante prima di parlarle ero distrutto, avevo i suoi occhi intensi riflessi nei miei e anche se non parlava quello che mi circondava parlava di lei. Ero lì in piedi a cuore nudo e guardavo le sue mani attorcigliarsi nei capelli ed io muto ed era come ci fossero più secondi un minuto, in quel minuto stupendo, forse il più vero che abbia mai vissuto. L’istante prima di capire mio padre ero convinto che per qualche motivo mi rifiutasse poi ho capito che pure un adulto cade e non era scontato che ritrovasse le forze e che si rialzasse. Ti guardi allo specchio non sei lo stesso e intanto i giorni passano come i buchi nel cuore che ti porti appresso l’istante prima un foglio vuoto non aveva senso guarda adesso c’e un pezzo di vita racchiusa in un verso

Rit. Perché il tempo non aspetta ed ogni volta ti riporta dove ti riperderai dove tutto è sempre uguale così maledettamente più normale quando io normale non son stato mai. Ricordo quell’istante prima che capissi che non serve essere schiavo per dare valore alla mia libertà e che l’istante prima di essere felice e più importante del momento stesso intero di felicità. Io vado via dove mi fermo questa volta ancora non lo so ma so per certo che l’istante prima di tornare avrò bisogno di restarmene in disparte ancora un po’, in silenzio ancora un po.

La prima volta che ho fatto un tiro e ho fumato l’istante prima ero terrorizzato e la pura mi spezzava il fiato avevo sguardi addosso presi coraggio e feci un tiro così grosso che a metà mi spezzò in due il costato. L’istante prima di farmi un amico vero cerco di capire se anche lui mi abbia capito per davvero se finge o se fa sul serio se io sono realmente chi sono o solo il fantasma di quello che ero. Perché a volte fai brutti sogni, ti nascondi una richiesta d’aiuto che fa da scudo nelle notti insonni. L’istante prima eri fermo, ma adesso corri perché il tempo non si ferma e ruba i giorni se ti volti e dormi. Voglio solo sentirmi vivo e respirare a fondo, così a fondo tanto da sfondarmi il setto e son qui che lo ripeto all’infinito fino all’istante prima che il battito cessi e il cuore si blocchi nel petto.

Rit. Perché il tempo non aspetta ed ogni volta ti riporta dove ti riperderai dove tutto è sempre uguale così maledettamente più normale quando io normale non son stato mai. Ricordo quell’istante prima che capissi che non serve essere schiavo per dare valore alla mia libertà e che l’istante prima di essere felice e più importante del momento stesso intero di felicità. Io vado via dove mi fermo questa volta ancora non lo so ma so per certo che l’istante prima di tornare avrò bisogno di restarmene in disparte ancora un po’ in silenzio ancora un po’.

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