Alunni Del Sole

Le Maschere Infuocate

Alunni Del Sole

album:

Le Maschere Infuocate (1976)

Le Maschere Infuocate testo

Le maschere infuocate
e il vento di un aprile
e cuori isolati
nel buio di un cortile
amori come vissuti
e quindi già capiti
nello specchio di due occhi
che guardano la vita
ma lui ti prenderà
la mano più vicina
poi te la stringerà.
E il vento picchia forte
nell’ultima spiaggia
sarà come un gabbiano
che prega sui campi
nell’ultima ora
con gli ultimi pensieri
che passano per la mente
e la rendono impotente
ma lui ti chiederà
di fare l’amore
poi di rifare l’amore.

E tu donna in amore sarai
culla della timidezza.

E i cuori già trafitti
da un angolo di sole
immersi in un continuo
spettacolo di amori
finché ci sarà un dio
a raccogliere le voci
di paure mai gridate
di parole regalate
e non ti chiederà mai niente di scontato
mai niente del passato
E l’orologio indiano
continua veloce
e ci vuole molto tempo
se si vuole ricordare
quell’attimo di prima
che è passato dalla mente
che ha cambiato le emozioni
e le ha rese indifferenti
ma lui ti chiederà
ancora un emozione
e tu non gliela darai

Ma tu donna in amore sarai
culla della tenerezza

Sapori di alghe verdi
ritornano alla riva
e cancellano il presente
sui volti di due amanti
che ora guardano a mare
nello specchio di quegli occhi
che rincorrono la vita come fosse già finita
Così ti stringerà la mano più sicura
poi te la lascerà

E tu donna in amore saprai
cos’è la tenerezza

E tu donna in amore saprai
cos’è la tenerezza

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