Nesli

L’appuntamento

Nesli

album:

Home (2004)

L’appuntamento testo

Prendo tutte le mie cose e poi scappo via
Prima che venga a catturarmi la polizia
Prima che gli incubi mi portino alla pazzia
Faccio l’ultimo sorso e mi dico sia quel che sia
Alzo il volume della musica che ho in testa
Continuo il mio cammino perché la mia strada è questa
Resta soltanto la voglia nello specchio
Tra me e i miei occhi tra me e il mio vecchio sento l’effetto
che fanno tutte le paranoie
Penso all’affetto dei cari e alle loro gioie
Penso forse troppo forse perché fumo troppo
Forse perché sono paranoico e a volte scoppio
Devi crederci anche se non sembra vero
Devi lasciarti andare e iniziare a farlo sul serio
Devi apprezzare il nero
Devi apprezzarlo sempre
Devi provare un po’ di più a fidarti della gente
È come il tuo lo sguardo che è dall’altra parte
È come Marte lontano e pieno di mistero
È la passione che disegna questo volo
L’ispirazione di un secondo nato all’altro polo
Di te stesso di questo universo e del modo di volere le cose ad ogni costo
Ora non riesco a vedermi in un altro posto
Proprio non posso premo lo stesso tasto
E ogni volta che lo faccio ha sempre un suono diverso
Vivo ogni giorno immerso in questo sogno
Vivo il bisogno di stare bene come impegno vivo
e cerco di lasciare in questa vita un segno
Ritornello: tutto quello che io vivrò racconterò
Senza pregiudizi nei confronti di chi incontrerò
Io voglio dirti tutto io voglio darti tutto
Altrimenti ci sto male di brutto (X2)
Quando puntai su di me io con l’esperienza di un bidé
Raga adesso zero confidé vedo merda anche sul pancarré
Ma tu che non fumi hai ancora i nervi apposto
E neanche ascolti il rap mi vedi che ballo con in bocca
Una canna che sembra un jet metà memoria l’ho bruciata
L’altra metà l’ho fatta a fette giro per casa ancora in cerca
di alcool e di sigarette in giro mi conoscono come un tipo
un po’ strano ho fumato a casa tua ha preso fuoco un divano
tranquillità non me la vedi perché la mia è volata al vento
la mia ragazza mi ha detto che non mi ha visto mai contento
perché ho la testa incastrata da queste voci che sento mi dicono
Fabri stai attento con calma sei il più lento e il brutto è che adesso
Mi sento morto con il tempo come una volpe imbalsamata a occhi fissi
Sul pavimento e se anche tu hai contribuito ad incastrarmi non lo scorderò
È tempo di vendetta e che ne è stato lo racconterò!
Ritornello.

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