Carlo Buti

La Sagra Di Giarabub

Carlo Buti

album:

Le Rose Rosse (1998)

La Sagra Di Giarabub testo

Inchiodata sul palmeto
veglia immobile la luna
a cavallo della luna
sta l’antico minareto
Squilli, macchine, bandiere,
scoppi, sangue! Dimmi tu,
che succede, cammelliere?
È la sagra di Giarabub!
Colonnello, non voglio il pane,
dammi il piombo del mio moschetto!
C’è la terra del mio sacchetto
che per oggi mi basterà.
Colonnello, non voglio l’acqua,
dammi il fuoco distruggitore!
Con il sangue di questo cuore
La mia sete si spegnerà.
Colonnello, non voglio il cambio,
qui nessuno ritorna indietro!
Non si cede neppure un metro,
se la morte non passerà.
Spunta già l’erba novella
dove il sangue scese a rivi.
Quei fantasmi, sentinella,
sono morti o sono vivi?
E chi parla a noi vicino?
Cammelliere, non sei tu!
In ginocchio, pellegrino,
son le voci di Giarabub!
Colonnello, non voglio il pane,
dammi il piombo pel mio moschetto!
C’è la terra del mio sacchetto
che per oggi mi basterà.
Colonnello, non voglio l’acqua,
dammi il fuoco distruggitore!
Con il sangue di questo cuore
La mia sette si spegnerà.
Colonnello, non voglio il cambio,
qui nessuno ritorna indietro!
Non si cede neppure un metro,
se la morte non passerà.
Colonnello, non voglio encomi
sono morto per la mia terra
ma la fine dell’Inghilterra
Incomincia da Giarabub!

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