Due Di Picche

La Ballata Dei Picche

Due Di Picche

album:

C'eravamo Tanto Odiati (2010)

La Ballata Dei Picche testo

Jhonny di Picche:
è la ballata dei fratelli di picche
che han fatto strada e di cose ne han viste
è la ballata dei fratelli di picche

Willy di Picche:
io e mio fratello separati dalla nascita
casualità geografica in equità scolastica
futuro disegnato sulla plastica
nella porta del cesso tra un cazzo ed una svastica
io e mio fratello la differenza d’età che sta
tra ascoltare punk e guardare bim bum bam
tra occupare un csa e andare all’acquafun
tra la militanza e il mito dell’america
i miei amici con le nike e i suoi con le clarks
prima pere e poi i trip ce ne han fatti fuori la metà
sopravvissuti per pagare la vita ad ore
tutti illusi che sia il male minore
figli psicopatici della famiglia cuore
che tagliavano le gomme al professore
ma uomini d’affari che sanno tagliare gole
e non diciamo che non funzionano le scuole

Jhonny di Picche:
io e mio fratello su una strada che è troppo stretta
finisce che ti vuoi spaccare la faccia in fretta
prendi la storia di una guerra fredda che non è per scelta, e mò non ne voglio neanche mezza

Willy di Picche:
è la ballata dei fratelli di picche
che han fatto strada e di cose ne han viste
la festa del paese, vino e salsicce
le discoteche,le cubiste, le pasticche
è la ballata dei fratelli di picche
che han visto tante stelle scendere a strisce
la mano del padrone quando colpisce
le femministe, le veline, le troniste

Jhonny di Picche:
qua da noi, si applica la legge dell’odio
i cani nell’arena si scannano
gli squali ai piani alti scommettono,si divertono,
ma a volte noi
capiamo chi dobbiamo combattere
che insieme si potrebbe anche vincere
però le gradinate reclamano l’odore del sangue

Willy di Picche:
io e mio fratello c’eravamo tanto odiati
uno contro l’altro come soldati
per questo eravamo programmati
i capi non volevano che fossimo alleati
non volevano prendessimo i mercati
ci siamo scannati come due primati in tre metri quadrati
e parlavamo dialetti diversi
e poi ci siamo accoltellati a un derby
abbiamo tutti e due rubato all’autogrill
e a tutti e due c’hanno accollato il pil
promesso il lusso mò ci danno il lastrico
e ci rimbalza tutto come un elastico
ritratto odierno dell’italiano classico
fuori dal palazzo e fuori tempo massimo
io e mio fratello siamo i due di picche nazionale
e più picchiamo assieme e più facciamo male

Jhonny di Picche:
io e mio fratello su una strada che è troppo stretta
finisce che ti vuoi spaccare la faccia in fretta
prendi la storia di una guerra fredda che non è per scelta, e mò non ne voglio neanche mezza

Willy di Picche:è la ballata dei fratelli di picche
che han fatto strada e di cose ne han viste
la festa del paese, vino e salsicce
le discoteche,le cubiste, le pasticche
è la ballata dei fratelli di picche
che han visto tante stelle scendere a strisce
la mano del padrone quando colpisce
le femministe, le veline, le troniste

Jhonny di Picche:
qua da noi, si applica la legge dell’odio
i cani nell’arena si scannano
gli squali ai piani alti scommettono,si divertono,
ma a volte noi
capiamo chi dobbiamo combattere
che insieme si potrebbe anche vincere
però le gradinate reclamano l’odore del sangue
si applica la legge dell’odio
i cani nell’arena si scannano
gli squali ai piani alti scommettono,si divertono,
ma a volte noi
capiamo chi dobbiamo combattere
che insieme si potrebbe anche vincere
però le gradinate reclamano l’odore del sangue.

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