Modena City Ramblers

Il Giorno Che Il Cielo Cadde Su Bologna

Modena City Ramblers

album:

Niente Di Nuovo Sul Fronte Occidentale (2013)

Il Giorno Che Il Cielo Cadde Su Bologna testo

La sorella di Franco
partiva per il mare
lo zaino il sacco a pelo
e centomila lire
e fu all’angolo di Via Irnerio
che sentì l’esplosione
poi nel sole del mattino
vide il volo cieco di un piccione

Passò un momento sospeso
e polvere e spettri fuggenti
prima di un po’ di luce
per Bologna e i suoi lamenti

Lele era un bambino
e rimase fermo ad ascoltare
le frasi in dialetto
che il postino diceva al padre
era solo un bambino
ma ricorda ancora bene
la faccia di quell’uomo
e il grido delle sirene

Passò un giorno per capire
poi i giornalisti e il presidente
prima di un po’ di luce
per Bologna e la sua gente

Salì sul taxi coi feriti accanto
guidò fino all’alba
poi si arrese al pianto
dal sedile di dietro
il sangue era preso
gli parlava di morte
dell’orrore all’improvviso

Passarono mesi e stagioni
omissioni e servizi deviati
prima di un po’ di luce per Bologna e i suoi Magistrati

Maria di vent’anni aveva il mondo davanti e lo sguardo più dolce di chi non può aver rimpianti
Maria se n’è andata come un angelo in volo
inghiottita nel nulla in un attimo il sole

Passarono più di dieci anni
quante promesse infinite
prima di un po’ di luce per Bologna e le sue ferite

Il giorno che il cielo cadde su Bologna
piovvero pietre fiamme e vergogna
una breccia nel muro
e un’altra nel cuore
quando il ricordo è radice
custodisce il dolore
quando il ricordo è radice
il futuro avrà un fiore

Passò secolo e millennio
menzogne e governi e sentenze
prima di un po’ di luce
per bologna e le sue coscienze

Passò una generazione
l’oratore e il testimone
resta il profumo di un fiore
per Bologna e la sua stazione

e il fiore della memoria
che sboccia in ogni stagione

Ascolta Il Giorno Che Il Cielo Cadde Su Bologna - Modena City Ramblers