Luche

Figli Dell’Odio

Luche

album:

L1 (2012)

Figli Dell’Odio testo

Sir Fernandez:

Io punto al sole, voglio il suo bagliore
dove la figlia dell’abbandono è la madre dell’odio
lo cerchi più forte, ovvio
la strada nella mente, ovvio
lotti per il tuo cuore stolto
occhi negli occhi è troppo scuro, non leggo il suo volto
non faccio il duro in un mondo sconvolto
e ancora credere che odiare è vincere
amare è fingere, giurare è perdere
la prima regola è non chiedere, stringere il vuoto
per farlo amico per poco, sciogliere un nodo
per poi sognare il suo corpo e
dentro un fuoco spegne il tuo odio
se mi accontento, io non godo
d’estate al muro appaga lo sfogo
voglio la soluzione non un modo
parlare all’aria, sentire il suo fiato
guardarla in faccia, sfiorare il suo fianco
sfiorare la fortuna e non esiste un illusione
quello è il momento, in cui il talento incontra ancora un’occasione

Pepp J One:

Tutti pensiamo che la vita è solo una
e spesso sembra che la campi per metà
incrampi, inciampi, nel tuo modo di vedere, avvampi
perchè niente ti sta bene, il tuo giudizio
ti fa giudicare un Giuda dagli altri
perchè vivi sentimenti contrastanti
immagina un ragazzo cresciuto nell’amore
che ha conosciuto l’odio appena ha messo piede fuori dal portone
e scegli già il tuo atteggiamento a muso duro, accigliato
basti tu anche più di un reggimento, soldato
a casa non dici niente ma ti senti osservato
sei una bomba C4 e non sei ancora scoppiato
spoletta e percussione, spoletta e percussione
una goccia di sudore ma sei ancora detonato
avverso non conosci i tuoi avversari
versi sangue in un bicchiere
illuminato da da un padre degenerato

Corrado:

Non puoi fermare ciò che già è iniziato
faremo il mondo a pezzi facendo finta di salvarlo
figli dell’odio persi con te
figli dell’odio schiavi di te (x2)

O’ Iank:

Ho scelto una vita da creativo essendo impulsivo
per sfogare la pazzia e il modo di agire istintivo
disegnando la realtà con l’alfabeto dove
il giallo dei lampioni mi rende strano e irrequieto
uno scenario di palazzoni, stazione e strade abbandonate
cerco di curarmi l’anima e spaccare barricate
Oh Dio, dimmi solo perchè non sono figlio tuo
ma figlio dell’odio!
Siamo in cattività, abituati dalla nascita
a una crescita con l’inferiorità
chi versa lacrime risulta un debole
mentre il mondo si perde in una continua iperbole
non ha prezzo tutto questo e lo pago a caro prezzo
chiusi in una gabbia con la scabbia
illuminati dalla luce di un’alba
una rivalsa, la mia anima è salva
anche se piove resta il fiuto e non perdo la via di casa

Luchè:

Solo chi ama davvero può amare davvero
il mio sentimento è fatale, un overdose di ero
meglio odiato che ignorato ma pur sempre sincero
Gesù è freddo, ci ha congelati nell’inferno
che il Signore perdoni la fame di giustizia
cosa fai qui? Sono venuto in cerca di una vita
vedo vendetta nei tuoi occhi chiusi, neri e stanchi
stringiamoci aspettando angeli, pronti a salvarci
abbraccio il traditore e fingo che sia come prima
leggi il messaggio nei miei baci come i Perugina
ti tremano le braccia mentre brindiamo insieme
lo sento che ti piange il cuore e pisci lacrime!
Non mi sorprende se è il tuo amico a dirmi dove sei
se si fosse veri fino in fondo non mi sentirei
solo, sposo l’odio, il mio amore terreno
combatto questa guerra in nome dei figli che avremo

Corrado:

Non puoi fermare ciò che già è iniziato
faremo il mondo a pezzi facendo finta di salvarlo
figli dell’odio persi con te
figli dell’odio schiavi di te (x2)

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