Dydo

Black Coffee And Solitude

Dydo

album:

Schiavo Dei Sogni (2013)

Black Coffee And Solitude testo

Ritornello: ora che, in questa solitudine ritrovi te stesso, il mondo che hai perso, ed ora che, tra queste quattro mura tu riprendi il tuo tempo, i sogni che hai perso,

strofa 1:
apro la porta di casa richiudo ed entro nel mio mondo, il silenzio suona diverso ogni volta che lo ascolto, come rinascere di colpo, appendo le paure sull’attaccapanni insieme al mio giubbotto, levo le chiavi dalla serratura, così che resta uno spiraglio e i miei pensieri hanno una via di fuga, e mi godo la solitudine, in mezzo agli altri ti senti più sola tu di me, mi guardo intorno nei 60 metri quadri, convivo con i sogni e le paranoie sono le loro madri, il display del cellulare, è una lama di luce che ferisce il buio che mi assale, è un’abitudine la maschera che porto, quando sono senza e mi guardo allo specchio non mi riconosco, il mio corpo sul divano si eclissa, chiudo gli occhi e lascio che la musica mi guarisca,

Ritornello: ora che, in questa solitudine ritrovi te stesso, il mondo che hai perso, ed ora che, tra queste quattro mura tu riprendi il tuo tempo, i sogni che hai perso,
bridge: vita stendi le tue braccia, spezzo l’odio tra le labbra, e la vita posso riscriverla, 60 metri quadri e la mia anima è già libera,

strofa 2:
fogli sparsi sporcati dalle canzoni, dissemino indizi per ritrovare me stesso se mi perdo là fuori, disordinati, i miei pensieri si stendono su ste mura come carta da parati, caffè nero per restare sveglio un’altra notte, lottare coi demoni che ho difronte, e ogni carezza mancata la sento addosso, l’anima è la terra con i fiori del rimorso,

Ritornello: ora che, in questa solitudine ritrovi te stesso, il mondo che hai perso, ed ora che, tra queste quattro mura tu riprendi il tuo tempo, i sogni che hai perso,
bridge: vita stendi le tue braccia, spezzo l’odio tra le labbra, e la vita posso riscriverla, 60 metri quadri e la mia anima è già libera,

strofa 3:
in questa vasca mi purifico dalle bugie del mondo, sprofondo lento finchè l’acqua inghiotte il mio volto, e io mi isolo alla svelta, ascolto il movimento dei pensieri che s’intorcigliano in testa, apro gli occhi sotto l’acqua, la realtà sembra distorta e sento un’altra volta che mi schiaccia, e resto solo qui con me, tra queste pareti che danno una forma alla mia solitudine,

Ritornello: ora che, in questa solitudine ritrovi te stesso, il mondo che hai perso, ed ora che, tra queste quattro mura tu riprendi il tuo tempo, i sogni che hai perso

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